Comunità educante - progetto

La comunità educante a varese

Una comunità di adulti appassionati che credono nell’educazione, che vogliono educarsi ad educare e che creano, insieme a chi voglia condividerne la sfida (genitori insegnanti educatori adulti e giovani), un patto educativo. Agorà propone un’ipotesi educativa forte e di senso che valorizzi, in tutti i suoi aspetti, la persona nella sua crescita e nella ricerca del senso della propria vita

L’orizzonte progettuale è quello di creare la prima rete varesina orizzontale tra comune, scuole e III settore che si radica sul territorio con finalità condivisa, creando circolarità strategiche finalizzate a colmare i gap e cucire, con i fili della tessitura umano-educativa, le frammentazioni che creano disagio e povertà educativa. Una comunità educante che, attraverso le specificità e risorse di ogni ente, sappia riconoscere e leggere i bisogni emergenti proponendo possibili soluzioni.

Con la costituzione di 4 tavoli tematici la ‘comunità educante’ prende consapevolezza delle proprie risorse e della propria responsabilità educativa, identifica conoscenze, relazioni e costruisce   alleanze per rispondere in modo integrato e multiprofessionale alla pluralità e alla complessità dei bisogni sul territorio.

Formalizziamo, attraverso la condivisione di intenti e di principi, quelle reti informali, in parte già attive sul territorio, implementandole, estendendole e riconoscendone il ruolo e l’importanza che meritano. che permetta un confronto sinergico e proficuo

Creiamo un nuovo modello di welfare che coinvolge anche i giovani, per incidere sulla governance territoriale inclusiva che ottimizza risorse e costi e investe su minori e famiglie.

La rete promuove la partecipazione di rappresentanti di diversi enti e ambiti territoriali, quali le Scuola, le Parrocchie, gli Enti del terzo settore (con un focus d’attenzione rispetto alle realtà parascolastiche), il mondo dello sport e dello spettacolo, che a loro volta risulteranno essere portavoce di sottoreti, legate ai diversi ambiti di intervento.

La rete si muoverà sulla base di tre principi cardine:

  • La realizzazione di interventi concreti, secondo le diverse sensibilità di ogni partecipante
  • La sussidiarietà, per una presa in carico dei bisogni del territorio, in un’ottica di complementarietà
  • La solidarietà, in un’ottica no profit, di promozione della crescita umana

Attraverso incontri periodici la rete avrà occasione di costruire un patto educativo con tutti coloro che vorranno parteciparvi, con cui condividere letture di bisogni, know how, riflessioni, occasioni formative, proposte progettuali, eventi

Agorà   attiva forme di fund raising territoriale e raccolta fondi attraverso bandi per finanziarne i progetti con la realizzazione di un salvadanaio solidale con conto corrente dedicato

La comunità educante organizza momenti di incontro formativo per genitori docenti adulti e giovani

I tavoli

INCLUSIONE
MINORI

Con il tavolo Libertà sospese

Prendiamo in carico nelle scuole, con le equipe multiprofessionali create al loro interno, tutti quei minori che, senza certificazione abbisognino di un iter di approfondimento diagnostico e di individuazione di un percorso educativo immediato; co-progettiamo e creiamo luoghi e attività inclusive accessibili a tutti e soprattutto ai minori più fragili, con disabilità o bes, direttamente nelle scuole.

UNITÀ SCOLASTICO-EXTRASCOLASTICO

Con il tavolo Diamo voce

Proponiamo un orientamento che connetta a 360° attitudini, limiti e risorse dei minori nel loro percorso di vita fino alla scelta professionale.

Colleghiamo la scuola al territorio, con attività extrascolastiche laboratori, artelier, costruzione di video, corti, spot canzoni, eventi, canali web, podcast

INNOVAZIONE DIDA-DIGITALE

Con il tavolo Oltre il like

Formiamo docenti genitori alunni alla “costruzione” di competenze e apprendimenti usando la didattica digitale. Realizziamo coi ragazzi video documentari a tema didattico.

Istituiamo il difensore della cittadinanza digitale di bambini e adolescenti legittimandone la presenza sul territorio e nelle scuole  

INTEGRAZIONE STRANIERI

con IncontrAmi

Creiamo inclusione attivando spazi d’incontro ludico-didattici sportivo-culturali per minori a background migratorio, rom, italiani. Le attività di orientamento sono effettuate sia ai minori che alle famiglie. Rendiamo fruibile il portale anche per le famiglie straniere che si possono orientare per le attività dei propri figli. Sosteniamo la genitorialità anche con la formazione per prevenire e includere

Il progetto

Rafforzamento di processi già avviati

I processi di connessione tra NPI, docenti (scuole) educatori (E.team e diurni) servizi sociali-educativi (Comune) e Comunità (Sacra Famiglia) sono stati sperimentati e avviati in poche singole situazioni in cui il bisogno plurifattoriale ha trovato nell’immediatezza e completezza della rete multiprofessionale la sua soluzione strategico-progettuale. ETeam, a Malnate da 13 anni promuove efficaci processi di coinvolgimento di pluri-soggetti (scuola, ass. sportive, servizi territoriali) per attivare attività extrascolastiche come musical e spot sociali con minori in condizioni psicosociali drammatiche. Rafforzare questo processo già avviato porta alla luce l’efficacia della progettazione partecipata su minori e giovani. AIART nazionale ha già avviato il team varesino, collegato al De Filippi, di promozione della media education e cittadinanza digitale con presa di coscienza delle forme di tutela e prevenzione dei rischi, favorendo consapevolezza critica nell’utilizzo degli strumenti e vuole creare un polo integrato di didattica e cultura digitale, permanente nella CE. GUARDAVANTI ha creato processi efficaci d’integrazione di alunni e famiglie straniere a background migratorio con percorsi orientativi tra scuola e doposcuola per chi, invece che iscriversi ai licei sceglie corsi tecnico-professionali. NESSUNO ESCLUSO eroga in provincia percorsi virtuosi di Educazione alla Mondialità sui temi della migrazione e dell'integrazione con i giovani di COVO interessati alla cooperazione internazionale. DE FILIPPI collega le AZIENDE alle scuole secondarie attivando singolarmente piani individuali con enti del terzo settore per orientare alla professione e alla vita. Porta, nella CE, il proprio processo orientativo efficace collegando la propria rete di aziende alla collaborazione con III settore e famiglie. Ogni scuola è legata all’Ass. ASVA che s’irradia a sovrastruttura organizzativa su tutta la provincia: cercheremo di integrare la rete all’educativo-sociale territoriale

Contesto di riferimento

Nell’individualismo varesino tanti enti operano per conto proprio, sovrapponendosi. Occorre connettere e coordinare le risorse, diminuendo le distanze tra domanda e risposta, ricostituendo connessioni sostenute da forti relazioni. Il Comune non riesce a coprire economicamente tutto il bisogno di intervento e i gap diventano falle sulle problematiche invisibili di esclusione. Sacra Famiglia ed E team, importanti gap procedurali sul processo che porta il minore in comunità, mancano equipe edu-sociali di incontro professionale (i servizi sociali non riescono a incrociare tempestivamente tutti gli incontri da effettuare, interloquendo separatamente con enti diversi che operano su uno stesso minore, spettatori di interventi frammentati). Manca un sistema di prevenzione che provi ad evitare il più possibile l’allontanamento e il brusco inserimento in comunità dei minori. Manca un orientamento che connetta a 360° attitudini, limiti e risorse dei minori nel loro percorso di vita fino alla scelta professionale. Occorre permettere ai giovani di mettere le radici di una cultura umana inclusiva.

Bisogno cui si risponde

Occorre mutare la cultura angusta del welfare territoriale varesino in una cultura strategica multipartenariale in cui tutti collaborano a analizzare e trasformare bisogni in risposte strategiche, efficaci, sostenibili multiprofessionali: la CE deve affiancare il Comune nella governance territoriale. Occorre reperire risorse, economico-progettuali da affiancare agli investimenti Comunali, per implementare le possibilità di colmare i gap di processo, organizzativi e metodologici esistenti. Bisogna inventare servizi o forme di incontro professionali (èquipe) oggi inesistenti, nuovi metodi di approccio non già standardizzati dalla politica scolastica e comunale, replicandoli come buone prassi, connettendo UST e reti di scuole. Il decreto 72/2021 (ministero lavoro) esprime l’urgenza di una nuova governance: il III settore, co-protagonista attivo, co-governa con flessibilità, investe proprie risorse come interlocutore territoriale. La scuola varesina consideri sempre più alleati il III settore, i servizi sociali, le agenzie educativo-sportivo-culturali, come alleati per ridurre la frammentazione dei pareri professionali che operano nel percorso educativo ed evolutivo dei minori, supervisionare i bisogni e i percorsi individuali in un continuum temporale dall’infanzia alla secondaria. Famiglie e minori a background migratorio incontrano particolari difficoltà sulle competenze scolastiche. Vi è ancora poco valorizzazione delle idee e competenze dei giovani nelle politiche di Welfare e nella costruzione di una cultura nuova

Riappropriazione degli spazi comuni

Educational Team mette a disposizione la propria sede operativa, in centro Varese, che diverrà sede istituzionale della rete, per le riunioni tra gli enti, per le équipe psicopedagogiche e per spazi laboratoriali (un luogo aperto anche ai ragazzi e ai giovani di Covo che vorranno costruire interloquendo con adulti disponibili a sostenerli in azioni di welfare giovanile). Un’aula sarà dedicata alle attività progettuali e potrà essere utilizzata da tutti i partner di rete per le attività e i progetti connessi allo sviluppo del progetto di rete. In tal modo sarà visibile fisicamente il luogo di riferimento della comunità educante per tutto il territorio.
• le scuole Manfredini mettono a disposizione l’aula magna per incontri e due ampie aule per la attività scolastiche digitali e extrascolastiche che vertono su Valle Olona/San Fermo,
• Per le attività exrascolastiche saranno a disposizione gli spazi del doposcuola di Guardavanti, del Cag Rainoldi, di Casa di Paolo, di Casa davanti al Sole, la palestra della scuola Righi, in cui saranno gli stessi ragazzi ad accogliere e proporre ai pari le iniziative culturali trasversali e quelle sportive.
• Al mattino in ogni scuola verranno individuate aule apposite in cui realizzare i team di apprendimento digitale e personalizzati dai giovani che vi parteciperanno.
• Sono previsti due spazi-aula da destinare ai colloqui individuali d’orientamento presso la scuola De Filippi, e in educational team, aperti per l’organizzazione della formazione in presenza.
• La progettazione dei servizi di rete sarà promossa anche attraverso il coinvolgimento delle famiglie e degli enti territoriali, attraverso una comunicazione evento aperto alla cittadinanza nello spazio identificato dal Comune di Varese (salone estense o sala adeguata al numero dei partecipanti) per rilanciare le buone prassi e la continuazione delle azioni progettuali di rete.

Monitoraggio e valutazione

SULLA CREAZIONE DELLA RETE: Con riunioni periodiche attuiamo il monitoraggio di quanto svolto, creando una check list condivisa in cloud per una continua e precisa documentazione e, con Studio Broggini, una supervisione contabile-fiscale, a garanzia di chiarezza, correttezza, eticità nell’attivare secondo normativa, processi e progetti con rendicontazioni trasparenti. La co-scrittura del regolamento e dell’atto costitutivo e l’attivazione di procedure e metodologie di rete saranno documentate con atti e verbali di rete specifici. Monitoriamo la qualità del processo assicurando la corretta corrispondenza delle azioni a quanto programmato, monitorandone la tempistica attuativa. Segnaliamo eventuali criticità sollecitando risposte appropriate a risolvere gli scostamenti emersi. La raccolta di informazioni, costantemente aggiornata, produrrà indicatori di realizzazione. Traguardiamo i temi della sostenibilità di progetto, dello scaling-up dello stesso, e della trasferibilità dei risultati. SULLE ATTIVITÀ DI RETE e le modalità di lavoro sul territorio, saranno individuati referenti per creare un tavolo di coordinamento-monitoraggio raccordando scuola ed enti dell’area extrascolastica. Nei primi mesi creiamo un sistema condiviso di: raccolta dati, format di valutazione/relazione delle singole attività, documentazione comune. Identifichiamo strumenti condivisi efficaci per misurare oggettivamente i risultati, ritarare criticità e potenziare le buone prassi; cercare indicatori efficaci, isolando e evidenziando i fattori di cambiamento (skill acquisite) che diano feedback coerenti agli esiti delle azioni. In ogni azione creiamo indicatori specifici per monitorare l’incidenza delle azioni sugli obiettivi sui singoli minori coinvolti. Usiamo griglie d’osservazione quotidiana, tabelle di valutazione e funzionali, relazioni quali-quantitative. All’inizio e alla fine somministriamo questionari per misurare l’interesse all’attività, la soddisfazione sui servizi nuovi in relazione alle aspettative; test di motivazione/stima (TMA) per i giovani coinvolti, gruppi di controllo con cui misurare le differenze d’esito tra chi usufruisce e chi non usufruisce del progetto, filmati/interviste per un’autovalutazione e raccolta della soddisfazione in campo. L’aspetto educativo è stimato con un sistema incrociato di misurazioni oggettive/soggettive di risultato: l’incrocio dei dati emersi misurerà l’aumento delle competenze in chi fruisce di un sistema di attività integrate e con un unico fine, rispetto a chi frequenta attività singole esterne al progetto. Fotografiamo la situazione iniziale in cui si trovano i ragazzi e i servizi all’avvio di progetto, confrontandoli con la situazione finale a seguito dell’immedesimazione nelle attività e la creazione di nuovi servizi. Con l’ente di valutazione andremo a revisionare rimodulare e incrociare tutto il sistema di monitoraggio per valutare oggettivamente l’impatto sociale sul territorio e sulle politiche territoriali

Continuità e sostenibilità

La CE continuerà i propri incontri, nel tempo, su base volontaria e avvierà un sistema di fundraising territoriale Salvadanaio di comunità) per dare stabilità economica agli interventi in essere e futuri che saranno necessari sia per progetti scolastici sia per interventi sociali, coinvolgendo anche altri enti del III settore, associazioni/comitati genitori. Con i prodotti realizzati durante l’anno si potrà anche realizzare un’asta solidale. Verrà così istituito un “salvadanaio” che renda sostenibile nel tempo il progetto e permetta di rispondere in maniera efficace ai bisogni che via via emergeranno. Verranno anche sviluppate iniziative di Crowdfunding per contribuire alla continuità del lavoro di rete e dei progetti promossi in favore dei minori, concerti e gare sportive benefiche organizzate dai partner. E.Team destinerà da subito il proprio 5X1000 al sostegno dei progetti di rete e si farà promotrice della medesima iniziativa con i partner di rete o partner territoriali che vorranno aderire. In sede di scrittura del regolamento verrà valutata la possibilità di stabilire quote annuali di adesione alla rete, differenziati per ambito e entità del soggetto aderente. L’importo annuale totale verrà destinato a progetti educativo-sociali a favore dei minori. Cercheremo di rendere la rete un soggetto giuridico che potrà essere beneficiario di donazioni che potranno essere reinvestite a fini progettuali. UTILIZZO FONDI GIÀ DESTINATI La presenza multiprofessionale creata dalla rete nelle scuole permette di utilizzare i medesimi importi destinati agli educatori per gli interventi nelle scuole perchè ridistribuiti e ottimizzati superando la frammentazione delle risorse e dell’intervento. Terminato il progetto promuoveremo la ricerca comune di altre FONTI DI FINANZIAMENTO A BANDO utilizzando una progettualità condivisa con la rete che si mette in moto a beneficio di tutti e che ha condiviso criteri comuni per l’affronto di esigenze territoriali